La cura





































Quest'estate mi è stata commissionata un'illustrazione per promuovere la creazione di un centro di sostegno alle persone con malattie mentali.
Io ho proposto il bozzetto che vedete.
Il cliente infine ha scelto un'altra soluzione, ma mi è piaciuto fare queso disegno.

Anna

























Sarà in libreria dal 10 novembre la biografia di Anna Politkovskaja, che ho disegnato su sceneggiatura di Francesco Matteuzzi, per l'editore BeccoGiallo.
Nel libro: l'introduzione di Ottavia Piccolo, un intervento di Andrea Riscassi
e un'intervista a Paolo Serbandini.

Dalla quarta di copertina:
Anna Politkovskaja, giornalista tenace e scrittrice appassionata, nasce a New York da genitori sovietici il 30 agosto 1958. Nei suoi articoli e nei suoi libri non ha esitato a condannare il governo e l'esercito russo per lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti umani e dello stato di diritto.
Conosciuta in particolare per i suoi reportage sulla Cecenia e per la sua vigorosa opposizione alla politica di Vladimir Putin, Anna Politkovskaja - più volte minacciata di morte - viene assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006.

Di Anna Politkovskaja mi ha colpito profondamente, in particolare, una cosa,
che lascio come riflessione, o post scriptum al mio stesso lavoro.
Anna racconta storie terribili, difficili da immaginare, eppure ribadisce sempre
la pericolosità della violenza nei piccoli gesti, nel linguaggio, nell'atteggiamento aggressivo o indifferente verso gli altri e verso le cose.
Insiste sull'importanza della cultura contro l'abbruttimento.
Ecco: Anna parla del suo Paese, ma in questo senso – o meglio, anche in questo senso, che per me, personalmente, è il più afferrabile, perché ha a che fare con
la mia esperienza diretta – dice qualcosa che ci riguarda tutti nel quotidiano.