Invece è della moglie (Daphne Maugham Casorati) che era stata sua allieva prima e sua ispiratrice poi.
E infatti questa misteriosa colazione, luminosa nel buio, immersa nella grazia di una quotidianità mai ordinaria; la semplicità apparente della ragazza assorta nella lettura (ma forse sta contemplando un'immagine)... dovevo capirlo che è opera di una donna!
Non mi piace fare distinzioni di genere: ma è vero che le artiste, anche quelle che in vita hanno ottenuto il riconoscimento dei loro contemporanei e raggiunto il successo, sono spesso dimenticate e poco o niente compaiono nei manuali di storia dell'arte. Io stessa sono cascata nel trabocchetto della fretta e della superficialità, attribuendo al marito della pittrice quest'opera.
Cerco di rimediare con queste poche righe, ringraziando idealmente la signora Daphne Maugham in Casorati per questo dipinto geniale e per tutto il suo coraggioso lavoro, compiuto – nonostante l'indiscussa carriera – sottovoce, in punta di piedi, mentre era moglie, madre e donna (il che, come lavoro, basterebbe già).